testimonianze
“Sono qui, seduto sulla panchina. Tanta gente felice attorno a me.
Mamme, bambini che corrono, gridano e giocano. Ma io sono solo, con
la mia solitudine, con i miei pensieri che ronzano nel cervello come uno sciame di api impazzite; con i miei problemi che ingigantiscono sempre
di più fino a travolgermi in un tornado. Poi arriva lei, non dice niente, mi offre una sigaretta che accetto volentieri, poi come se fosse la cosa più ovvia del mondo mi chiede se ho voglia di accompagnarla in “sede”. Accetto, tanto non ho niente da fare. Arriviamo, persone normali, come
se ne vedono tante ovunque, con una marcia in più. Non mi chiedono niente! Mi accettano così come sono! Inizia una discussione, calma,
pacata e piano piano vengo coinvolto. I miei problemi si ridimensionano.
I miei problemi diventano una brezza primaverile. Ero capitato in un gruppo di auto-aiuto.” (Gigi)
“Devo ringraziare il mio psichiatra che mi ha fatto conoscere i gruppi di auto-aiuto. L’impatto è stato molto difficile e sofferto, ma i meravigliosi amici che avevo trovato stavano vicino nella mia sofferenza e mi invitavano a non mollare. Grazie a loro sono andata avanti e i G.A.A. sono diventati la mia vita, il mio punto di riferimento dove ho ritrovato, tramite il confronto con gli altri, la fiducia e la stima di poter essere d’aiuto sia a me stessa che agli altri.”
(Valeriana)
“Credo molto in questo percorso e spero che la cultura e la filosofia dell’auto-aiuto si diffonda sempre più affinché persone che sopportano disagi o disturbi psicosociali, problemi di solitudine, ritiro sociale, ne siano a conoscenza e si avvicinino a conoscere l’auto-aiuto. Perché in modo organizzato, ma semplice, spontaneo e sincero, supera l’ufficialità e in un rapporto di parità e di uguaglianza apre la possibilità di aspirare ad una vita sociale e relazionale significativa, in un percorso di emancipazione per l’autodeterminazione, nonostante i disagi, i problemi, i rifiuti e le incomprensioni che sono propri dei disagi mentali e sociali.”
(Roberto)
“Anche quando ho dovuto cambiare gruppo, per cambiamento di orario,
i conduttori sono sempre riusciti a mettermi a mio agio e quindi a fare in modo di far uscire i miei stati d’animo e a farmi capire che dalla depressione potevo uscirne, con l’aiuto dei medicinali, sì, ma anche con la mia forza di volontà, che avevo cominciato ad esplicitare con la ricerca del gruppo, ma anche con la mia costanza a frequentarlo.”
(Franco)
Come posso partecipare?
- Prenota un colloquio informativo d’ingresso chiamando allo
050 45435 o scrivendo a associazionelalba@gmail.com e valuta insieme a noi i tuoi obiettivi per il tuo progetto individualizzato. - Sarai un socio ARCI de L’Alba Associazione e potrai partecipare alle attività socio-culturali e ricreative de L’Alba Associazione e dello stabilimento balneare L’Alba Big Fish.
- Ci occuperemo insieme a te di attivare la rete di sostegno se ne avrai bisogno (contatto con la famiglia, medici di riferimento e assistenti sociali).
- Potrai partecipare ai gruppi d’auto-aiuto / laboratori / percorsi di inclusione lavorativa / progetti di abitare supportato secondo il progetto concordato.
- Avrai colloqui periodici per ridefinire i tuoi nuovi obiettivi