L’Associazione L’Alba auto-aiuto, nata il 08/08/2006, è formata da volontari, utenti, ex-utenti, familiari e persone sensibili alle problematiche della salute mentale. La storia dell’Associazione è il naturale sviluppo della nascita di un gruppo di pazienti psichiatrici che si sono riuniti secondo la modalità self-help nella Clinica Psichiatrica dell’Università di Pisa fin dal 1993. Nel gruppo di auto-aiuto (GAA) gli utenti, in un rapporto privo di gerarchie imposte, ma costituito dalle relazioni scaturite dal naturale sviluppo delle dinamiche interne, riescono ad imparare e gestire relazioni interpersonali e ad uscire dall’isolamento della malattia mentale ritrovando un senso al proprio esistere costruendo la propria personale evoluzione. Il gruppo non si pone in antagonismo ad altri metodi di cura (psicofarmacologica, psicoterapica), ma vi si affianca come ulteriore percorso di riabilitazione volto alla guarigione sociale dell’utente.
Il presente progetto ha l’obiettivo di favorire il protagonismo dei giovani e coinvolgerli nello spirito della cittadinanza attiva attraverso il modello del peer support e della peer education. I metodi di peer support andranno a toccare problemi relazionali, le difficoltà dei ragazzi sia nella vita di tutti che nell’ambito scolastico e nel gruppo classe, con un approccio multi-dimensionale, che sottolinei e rafforzi l’aspetto della motivazione e la presa di coscienza di eventuali difficoltà, ostacoli e risorse da attivare per superarli. Si andrà a costruire uno spazio di confronto, scambio di informazioni e reciproco supporto che potrà essere un valido strumento preventivo e una fondamentale risorsa.
Il peer support è il modello di riferimento della figura dell’ESP, esperto in supporto tra pari, una persona formata in grado di supportare i processi di recovery e sviluppare l’empowerment delle persone che sono seguite dai servizi socio- sanitari. Gli ESP, con il sostegno di operatori e TERP (Tecnici della Riabilitazione Psichiatrica), abitualmente si rivolgono agli studenti delle scuole superiori per incontri di sensibilizzazione e prevenzione sia in classe e all’esterno della scuola. Inoltre l’Associazione accoglie studenti delle scuole superiori in sospensione disciplinare all’interno dei laboratori di arte terapia, con esiti molto buoni rispetto alla presa di coscienza dei giovani delle proprie potenzialità. Gli ESP, con il sostegno di operatori e TERP, metteranno a disposizione di questo progetto la loro esperienza di vita e di recovery che li ha portati a reagire e a trovare la propria strada nonostante i traumi e la sintomatologia, ponendosi come esempio molto positivo per abbattere con semplicità e immediatezza gli ostacoli dello stigma e dell’autostigma che spessissimo bloccano gli studenti nel loro disagio per la vergogna di parlarne e chiedere aiuto. Inoltre sapranno facilmente comunicare lo spirito del self-help e le tecniche utili a poter condurre.
A partire dalle convezioni già in essere con le scuole del territorio ( Liceo Statale Carducci, Ipsar Matteotti, IIS Santoni, Istituto Istruzione Superiore Galilei Pacinotti e Liceo Scientifico Linguistico Statale Buonarroti) sia per i PCTO che per i provvedimenti disciplinari si prevederà la creazione di un percorso ad hoc calibrato sul target di età 14-18 per evitare la dispersione scolastica ed incentivare i giovani ad un uso consapevole della tecnologia, alla solidarietà, all’auto mutuo aiuto, al volontariato. Abbiamo notato che è difficile agganciare i giovani, se non a partire dalle scuole; si prenderanno contatti quindi con dirigenti scolastici e docenti prevedendo sia azioni interne alle scuole che esterne con l’obiettivo di ridurre la dispersione scolastica e le violazioni dei regolamenti d’istituto, si creerà un gruppo di auto aiuto per adolescenti condotto da ragazzi stessi formati e debitamente seguiti. I giovani saranno coinvolti attivamente nella creazione di un gruppo di auto-aiuto per la loro età, secondo le fasi tipiche di questo modello. Sarà fatta una formazione sulle basi dell’auto-aiuto, adattata e finalizzata alle caratteristiche specifiche dei partecipanti. Saranno seguiti da una supervisione durante lo svolgimento dei gruppi valutando il momento giusto per poter dare loro autonomia. Si prevederà una parte di formazione digitale per aggiungere la possibilità di una partecipazione online o attività simili nella dimensione del web e dei social, in modo da dargli l’occasione di riflettere su eventuali rischi derivanti dall’utilizzo dei social e prendere una decisione responsabile su questa tematica. Sarà dedicato a questo uno spazio specifico in cui da un lato verrà proposta ai volontari una formazione in facilitazione digitale, dall’altra si svilupperà l’iniziativa dei partecipanti nell’ideare modalità di svolgimento della facilitazione digitale perché possa essere più efficace verso i giovani.
I partecipanti potranno anche seguire i numerosi gruppi di auto-aiuto presenti in Associazione, confrontandosi con una realtà fortemente solidaristica che favorirà la loro maturazione nel comprendere da vicino una dimensione di sostegno e supporto ad una categoria fragile. Inoltre si cercherà di avviare il processo generativo dell’auto-aiuto, in cui le persone, dopo aver fatto esperienza diretta dei benefici della dimensione gruppale, potranno raccontarla e spiegarla agli altri pari. E’ proprio questa formazione che dà forza all’auto-aiuto. In quanto spazio di libera espressione che fa parte di un’associazione, si farà attenzione a dare forza alle competenze dei partecipanti, mostrando loro opportunità di impegno come soci volontari. Saranno messi a parte delle altre iniziative e della vita sociale dell’Associazione, per aprire la porta al loro spirito di iniziativa. Sarà data possibilità ai giovani di tornare nel gruppo al termine del progetto, con l’obiettivo di coltivare la responsabilità di un’attività che possano sentire propria e ideare strategie e strumenti adatti per promuovere il loro gruppo di aiuto-aiuto. Saranno coinvolti gli studenti che svolgono PCTO e in sospensione disciplinare.
Saranno raccolti durante il progetto report e documentazione che sarà resa disponibile al termine tramite pubblicazione online. Sarà fatto al termine un evento di restituzione alla cittadinanza. Il progetto inizierà a marzo 2025 e terminerà entro il 15 dicembre 2025.