Mission

L’Alba Associazione si impegna quotidianamente per offrire opportunità e risposte per uscire dall’isolamento del disagio psichico e costruire un progetto di vita nella comunità.

I nostri capisaldi sono: Recovery, Peer Support, Empowerment, Lotta allo stigma, Lavoro di rete.

Recovery

Recovery è il processo di guarigione che si fonda sulla possibilità di superare il trauma e lo stigma della malattia dando priorità alla riabilitazione psico-sociale, agli obiettivi di vita oltre che di cura, agli aspetti esistenziali del percorso di guarigione, cosicché la persona che soffre di un disagio psichico possa migliorare la qualità della propria vita e accedere ad una progettualità coerente con le proprie risorse e caratteristiche individuali.

Peer Support

L’Alba Associazione nasce dai gruppi d’auto-aiuto: il desiderio individuale di stare meglio e superare la malattia è diventato un movimento collettivo per migliorare le condizioni di chi soffre di un disagio e garantire a tutti il diritto ad essere accolti e sostenuti nel processo di recovery.

Lavorano in Associazione dei facilitatori sociali per il disagio psichico, esperti per esperienza formati in modo professionale e l’impostazione del peer support è in ogni settore di intervento dell’Associazione, dai laboratori ai percorsi di inserimento lavorativo.

Empowerment

Empowerment” è un concetto fondamentale della visione sulla promozione della salute dell’O.M.S.: è un processo sociale multidimensionale attraverso il quale i singoli individui e i gruppi possono comprendere e controllare meglio i processi che stanno
alla base dei rapporti sociali delle loro vite.

Questo processo contiene al suo interno quattro dimensioni:
1. Autostima
2. Partecipazione alle decisioni
3. Dignità e rispetto
4. Appartenenza e contributo all’accrescimento della comunità

Contribuire alla gestione del Circolo ARCI L’Alba, del Ristorante Quore,
dello Stabilimento Balneare Big Fish è una dimostrazione reale e concreta di come si può recuperare e mettere in gioco le proprie risorse nonostante le difficoltà del disagio psichico.
Per maggiori informazioni consultate la dichiarazione dell’Ufficio Regionale per l’Europa dell’O.M.S. sull’ empowerment dell’utente nella salute mentale.

Lotta allo stigma

Lo stigma è la “classificazione” per stereotipi e il conseguente allontanamento dai contesti di vita “normali” delle persone che hanno un disagio psichico. “Da vicino nessuno è normale” sintetizza il pensiero di Franco Basaglia, che con la Legge 180 chiuse in Italia l’esperienza dei Manicomi. Per abbattere i muri dello stigma, che creano isolamento e cronicizzazione della malattia mentale occorre abbattere paura ed ignoranza, facendo cultura, formazione nelle scuole e divulgazione nella comunità.

L’Alba Associazione lotta contro lo stigma anche e soprattutto attivando e gestendo luoghi inclusivi ed accoglienti in cui tutti i cittadini, a prescindere dalle loro condizioni di salute, possono condividere esperienze positive e piacevoli.
Per maggiori informazioni consultate gli atti del convegno
“Salute mentale e Stigma sociale”.

Lavoro di rete

I processi di riabilitazione psico-sociale possono avvenire solo se ci si prende cura di tutti gli elementi che compongono la complessità delle relazioni di una persona: la famiglia, la cura farmacologica, i percorsi psicologici, i corretti stili di vita, la rete amicale, la scuola, le risorse territoriali. Per questo non si può prescindere da un lavoro di rete cooperativo con i professionisti, i servizi socio-sanitari e le associazioni locali del terzo settore, con cui attivare e coltivare una salute di comunità.

Attraverso il rapporto paritario che lega il facilitatore al facilitato, si crea un legame di fiducia che facilita l’individuazione dei bisogni dell’utente e il sostegno nei momenti di crisi.

I facilitatori sono un esempio costante per l’utente, testimoni del fatto che è possibile guarire e di quanto sia importante auto-determinarsi e riappropriarsi del proprio percorso di vita. Inoltre, si prendono cura della riattivazione delle abilità sociali dell’utente, sostenendolo nella ricostruzione di una rete amicale, nella ristrutturazione del tempo e nel miglioramento della qualità della vita, accompagnandolo a laboratori di arteterapia, ai gruppi d’auto-aiuto e alle attività ricreative.

I facilitatori accompagnano le persone in inserimento lavorativo facendo un’attività di tutoraggio per valorizzare e potenziare le capacità della persona, aiutati dall’esperienza diretta delle difficoltà che si possono incontrare quando si riprende a lavorare dopo e durante un disagio mentale.

Portano avanti un assiduo lavoro di promozione della salute mentale e contro lo stigma, partecipando a convegni, consulte, tavoli di progettazione per portare la voce degli utenti e dimostrare il valore dell’advocacy, dell’empowerment e dell’auto-aiuto nella cura del disagio mentale. Infine i facilitatori conducono i gruppi di auto-aiuto e promuovono sul territorio la cultura del self-help.